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La Sardegna, sempre più verso la conquista (torgem)

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Ero in Sardegna, la mia regione preferita, dove forse avrei desiderato legare le mie origini senza nulla togliere a quella che ha generato la mia famiglia. Ero per un sopralluogo per una gara, una delle mille che facciamo in questo eterno tempo di ricerca, lotta e brama di miglioramento e di salvezza. Per me questo non è lavoro, è solo conoscenza e rivelazione di segreti e novità anche in territori ed aree che penso di conoscere approfonditamente e proprio per questo mi appassionano.

team (23)

Ing. Valter Maria Santoro – CEO

Certamente, come una donna che ti attrae e della quale sai tutto, proprio perché’ ti ha fatto innamorare, ma ogni giorno ne scopri segreti che ti attirano ancora di più, forse per il solo fatto che lei è capace di mantenerli gelosamente inviolabili alla tua curiosità. E si sa, che il difficile da conquistare stimola sempre più verso la conquista.

E’ cosi per la Sardegna, e perciò, quando mi fu affidato il compito di fare il sopralluogo obbligatorio a Tortolì’ – il nostro codice è TORGEM, e vedremo perché’ –mi accingo entusiasta a tutta la sequela di procedure che oggi ci impone la digitalizzazione con un’unica seduta online, quelle sedute con un interlocutore  invisibile e muto, ma efficiente che ti risolve ogni richiesta in breve tempo e con costi abbordabili: in ordine prenotazione volo, prenotazione auto a noleggio, prenotazione alloggio, prenotazione parcheggio aeroporto.

“…come una donna che ti attrae e della quale sai tutto, proprio perché’ ti ha fatto innamorare, ma ogni giorno ne scopri segreti che ti attirano ancora di più,

Il tutto sommariamente riassunto nel file “travel book” e da conservare nello “smartphone” – ma perché’ ormai non scriviamo e parliamo tutti in inglese? .

La torre di San Gemiliano

Chiesa di San Gemiliano a Sestu

In questo sito della Sardegna è dedicata a San Gemiliano la torre di avvistamento spagnola che si erge sulla costa dell’Ogliastra nei pressi di Tortolì’, e che consente, per la sua posizione, di dominare un ampio tratto di una costa che ritengo tra le più suggestive d’Italia, e quindi del mondo.

E’ lì che spicca dal mare un tratto di costa a falesie rocciose ripide esposte ai marosi di levante e che necessitano di interventi di stabilizzazione, per progettare i quali, appunto, eravamo in corsa nella gara. Gemiliano, chi era costui? Mai sentito forse, conosciamo sì san Gimignano, che a proposito di torri ha qualcosa da dire, ma forse è un altro, poi è notissimo Gimigliano, ma è solo un comune della Sila catanzarese, ma non un santo, anzi, anche se ospita un bel santuario adoratissimo a Maria. Insomma, da 40 anni vengo in Sardegna il più possibile e mai ho sentito parlare di questo santo.

Architettura interiore della Chiesa di San Gemiliano a Sestu

Isola di Giglio

Finito il sopralluogo mi dirigo verso sud, direzione aeroporto per il rientro, e mi fermo per un caffe in quel di Sestu, dove vedo in una graziosa piazzetta una chiesa con un’architettura romanica interessante. Entro e vedo la statua del santo cui è dedicata, e qual è il suo nome? Gemiliano! Ma allora era un’autorità questo santo nobilissimo, tanto da aver attirato la fede di mezza isola.

In aeroporto mi rivedo le foto scattate in quel paradiso marino visitato per lavoro e mi chiedo come mai mi attraggano tanto queste coste rocciose e irte, apparentemente inospitali, che però racchiudono baie meravigliose e accoglienti. E subito il pensiero corre ad una gita fatta pochi mesi prima in un altro angolo da invidia internazionale delle nostre coste che è l’isola del Giglio.

Allora, ricordo un episodio alla banchina portuale di partenza dov’ero con amici in attesa del traghetto che ci avrebbe trasbordato verso l’isola. Mi misi a chiacchierare con dei manovratori portuali cui chiesi notizie del Giglio, da cui mancavo da molti anni. Chiesi di eventi, spettacoli, manifestazioni, oltre la festa delle cantine al Castello, motivo della nostra gita. La risposta fu:

– “ma come non conosci la festa di San Mamiliano?”

– “San… chi?”

– “Sì, certo il santo protettore, siciliano, ma capace di portenti e miracoli in tutte le regioni tirreniche, sicché’ alla morte le barche proprio lì, all’Argentario, se lo contesero per la conquista di reliquie. L’animosità dei fedeli comportò la macabra conseguenza della dissezione del cadavere e della ripartizione delle reliquie tra Giglio, Sicilia e Sardegna”.

– “Sardegna?…”

San Gemiliano – San Mamiliano

Infatti, basta un’occhiata alla nostra superefficiente wiki per scoprire con tutta la sorpresa di questo mondo che Gemiliano e Mamiliano erano la stessa persona, vescovo sardo, attivo in epoca paleocristiana, finito martire.

In pochi mesi, involontariamente neanche fosse un cammino di Santiago, mi sono messo sulle orme di questo santo poco conosciuto, ma così venerato sulle due, anzi tre coste del Tirreno!

Che ci proteggerà nel lavoro che ci apprestiamo a fare?.

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